martedì 31 maggio 2011

La "resega" del Mich

Come promesso vi riassumo la mia faticaccia di domenica.
Il ritrovo dei “pazzi” era fissato per le 4.00 alla farmacia di viale Libertà. Claudio arriva puntualissimo, Pani guadagna tempo avviandosi verso Erve, dove lascerà l’auto e scenderà per venirci incontro.
Sono partito con la convinzione di fare 2 volte il pra di rat, però pensavo di partire Erve, Claudio mi sconvolge leggermente i piani confermando quanto deciso i giorni precedenti ….. si sale da Calolzio. Lasciamo quindi la macchina a Calolzio poco dopo il semaforo.
Buio, aria freschina qualche auto che transita. Risaliamo la strada con passo veloce cercando di indovinare i tagli che si faranno alla MR. Forse non li abbiamo azzeccati tutti, pazienza qualche metro in più.
All’altezza di Rossino incrociamo Pani, bello sorridente e felice come una Pasqua. Sembrava un bambino a cui hanno regalato un nuovo gioco !!!! Ripartiamo sempre con passo veloce sparando come al solito una serie di “tapazzate” e la cosa bella è che Claudio è in sintonia con noi (grande uomo!).
Arriviamo alla rotondina di Erve in poco meno di un’ora e senza esitazione imbocchiamo il sentiero. Solo dopo aver succhiato un ottimo pocket coffee. Ormai albeggia e il frontale non serve. Un silenzio e pace ci circondano, fantastico.
In circa 45min arriviamo alla croce dove c’è il bivio per la San Carlo e decidiamo di scendere senza passare dal rifugio (Pani aveva i minuti contati !!). Alle 7.10 ero di nuovo alla rotonda di Erve in attesa del secondo turno.
E via di nuovo sul pra di rat. Questa volta il mio passo è leggermente più lento e le gambe sono po’ dure, forse perché mi sono fermato. Comunque mi sento bene e non mi faccio staccare dal gruppetto.
La pausa caffè in Capanna è stata veramente rigenerante (grazie Pres.). Sotto la guida del buon Ciccio e del suo GPS raggiungiamo il sentiero che ci porterà in cima al Resegone.
Per i dettagli dell'ascesa rimando al post di Ciccio (molto dettagliato).
Traguardo raggiunto e grande soddisfazione.
La discesa, come al solito spacca le gambe, però tutto sommato ad Erve non sono devastato anche se Ciccio ci ha fatto fare il pra di rat.
Cosa porto a casa da questa giornata?
- Circa 2600m D+ e 31K
- Poco risentimento muscolare, solo un po’ di mal di schiena (?)
- Claudio è l’uomo giusto per la nostra terna
- Il pra di rat non fa così paura !!!

ReseMich

lunedì 30 maggio 2011

Resegone 29/05/2011








Giornata semplicemente fantastica! Il clima era quello giusto da gita spensierata, la compagnia perfetta, il luogo, Il Resegone, magnifico! Nonostante il clima da gita il ritmo è stato costatante su livelli medio alti, ma oggi gli aspetti atletici sono secondari, l’importante era stare insieme e divertirci, e, almeno per me, posso dire che siamo stati insieme e ci siamo divertiti molto! Giusto per la cronaca alcuni dati dal GPS: distanza totale 14.1 Km, per 1520m di D+, tempo in movimento 3h21’, tempo in sosta 1h20’.



Ed ora la cronaca della giornata: partenza al mattino da Monza in perfetto orario (6.30), ad Erve (7.30) ci incontriamo con Lorenzo che è arrivato da Varese, e poco più avanti all’inizio del sentiero si unisce a noi Michele che oggi ha compiuto una vera impresa! Infatti, partito alle 4.00 da Monza con il “gruppo dei pazzi”, con già nelle gambe la salita da Calolziocorte fino alla Capanna Monza (D+ 1000m), sale con noi fino in cima al Resegone senza mai mostrare il minimo accenno di cedimento, una vera roccia!



Il primo obbiettivo è la Capanna Monza seguendo il percorso della Monza Resegone, quindi lungo il ripido Prà di Ratt. In poco più di un’ora, senza quasi accorgersene, sparando cavolate a raffica, raggiungiamo la capanna. Sosta caffè, quattro chiacchiere con il gestore sulla Monza Resegone e poi via si riparte, questa volta obbiettivo cima! Saliamo al Passo del Fo’, ci dirigiamo all’attacco della famosa ferrata “del centenario” e da li prendiamo un sentierino che prima passa sotto l’imponente bastionata rocciosa, poi, risalendo un canalone ripido, si congiunge con il sentiero n°1 che arriva dai Piani d’Erna. Percorso veramente fantastico, non me lo ricordavo così bello, molto panoramico con passaggi a volte esposti, in pieno ambiente dolomitico (vedi foto). Anche in questo tratto il passo si mantiene costante su buoni livelli, tanto che in poco più di 1h15’ conquistiamo la cima. Giusto il tempo di mettere qualcosa nello stomaco, un paio di foto, e poi giù in picchiata lungo il ripido sentiero verso valle. In discesa ci si rende conto di quanto fosse ripido e tecnico il sentiero … In perfetto orario sulla tabella di marcia si arriva alla macchina ad Erve (12.30), stanchi ma molto soddisfatti.



Giudizio della giornata estremamente positivo, e, se mi posso permettere, vorrei sottolineare uno stato di forma del gruppo molto buono, ci siamo bevuti 1500m su un percorso tecnico ed impegnativo come se niente fosse, senza rallentamenti o cedimenti sempre in formazione compatta; ovviamente fuori categoria Michele, spero che oggi abbia almeno un po’ di mal di gambe!



Ringrazio quindi tutti (Ale, Daniele, Paolo, Massimo, Lorenzo e Michele), per la bella esperienza e soprattutto per la compagnia! Alla prossima!




Ciccio




















lunedì 9 maggio 2011

Corni di Canzo 08/05/2011





Nonostante avessi dichiarato un weekend di pianura e tranquillità, l'irrequietezza del sabato da accumulo di adrenalina, e, soprattutto, sapere che sarei stato da solo, mi ha fatto decidere per il verticale in compagnia della Montagna... quindi sveglia alle 5.30, alle 6.00 in macchina sulla valassina direzione Valmadrera e poi salita. Questa volta abbandono il Cornizzolo per fare il giro dei Corni di Canzo, in dettaglio: Valmadrera, Sambrosera, bocchetta di Moregge, Pianezzo rifugio Sev, Forcella dei Corni, discesa per la Colma di Ravella, S. Tommaso e ritorno alla macchina a Valmadrera. In totale 8.9k per D+ 1000m scarsi.


Percorso carino ma non bello come quello fatto con Michele la settimana prima. Sentiero in salita leggermente meno ripido ma sconnesso, quindi non corribile. Discesa invece splendida su sentiero senza roccette... Percorso prevalentemente nel bosco piuttosto fitto, anche se qualche scorcio bello comunque c'è stato, vedi le foto...


Alle 9.30 puntuale ero a casa, stanco ma non stravolto perchè non ho mai spinto al massimo, come tutta la settimana passata mi sento un po' sottotono con fiato corto e gambe molli.


La prossima si punta alla Grigna, che ne dite???


Ciccio



domenica 8 maggio 2011

Giro podisitico del lario

Bella Tapa oggi, faticosa, dura, ripida sopratutto in discesa.
L'organizzazione direi buona anche se il pacco gara (che io non ho preso) consisteva solo in una pancetta.

Visto il numero consistente di Porticina non mi dilungo sui dettagli pre partenza.

Il percorso risale la strada che da Asso porta alla Madonna del Ghisallo, (il tempio dei ciclisti). Lungo questa strada il percorso dei 19K fatto da Paolo e Dani devia per ritornare verso Asso. Una volta raggiunta la cappellina della Madonna del Ghisallo risaliamo varso Pian del Rancio (600D+). La strada è bella ripida e ammetto che quanche metro di passo l'ho fatto. Dopo che Ale ci ha illustrato i luoghi a lui preferiti, Polentoteca e Rif. ??? (non me lo ricordo!) iniziamo la ripida discesa che ci porta ad incrociare la provinciale che da Bellagio sale al Ghisallo. E da li su di nuovo verso il ghisallo. Questo è stato il pezzo più brutto perchè ci siamo trovati a correre (o camminare) in mezzo al traffico dei gitanti domenicali. Dal ghisallo abbiamo preso un sentiero ed abbiamo lasciato definitivamente le strade frequentate. Il sentiero riservava ancora qualche bella sorpresa. Prima un bel strappetto (località la madonnina) poi una discesa ripidissima e poi ancora uno strappo, che si è fatto decisamente sentire. Io ho camminato Pani e Ale anche non so se non distaccarmi oppure hanno accusato pure loro!!!

Gli ultimi 7K erano tutti in discesa e tanto per cambiare bella ripida..... per fortuna con una serie di Tapazzate il tempo è passato.

Alla fine abbiamo portato a casa questa tapa di 33K (e non 36, i cartelli hanno mentito dal 15° al 28°) con 1000D+ in poco meno di 4h 20'.

E' stato un ottimo allenamento in vista MR e Valdigne che avendo 10K meno e solo 200m di dislivello in più può essere fatta tranquillamente sotto le 3h. Anche Trai come le Finestre di pietra (35,6K 1900D+) sono tranquillamente alla portata di molti porticina (Ciccio è su un altro pianeta !!!).


Bloggate uomini.

Tapa Mich

lunedì 2 maggio 2011

Cornizzolo Day























Breve resoconto di una scarpinata in montagna....
Come ben tutti sapete il nostro caro amico Cicco già da tempo ha lanciato il sasso per alcuni allenamenti in montagna. Dopo qualche esitazione ho raccolto l'invito, anche se avevo qualche dubbio sul percorso scelto. Cornizzolo + Corno Birone 1500m D+
Mi dispiace che Ale abbia rinunciato per via della sveglia mattutina!!!! Ti sei perso proprio un bel giro. Sarà per la prossima volta.
Ma cominciamo dall'inizio. Effettivamente la sveglia è stata veramente presto (5.30) ma questo ci ha permesso di arrivare a Civate per le 6.30. Posteggiata l'auto iniziamo i preparativi.... taratura dell'altimetro e caricamento della cartina sul nuovo giocattolino di Ciccio. GPS super fico!!!
Una scelta azzeccatissima è stata quella di portarci i bastoncini. Si sono rivelati essenziali sia in salita che in discesa.
Dal posteggio si attraversano le case di Civate e da subito la srtada è bella ripida, dopo 2K, o meno, la centrale dell'acido lattico ha iniziato una produzione massiccia.
Finalmente prendiamo il sentiero (sent. 11) e Ciccio riesce a intavolare un discorso, sulle potenzialità del suo nuovo giocattolino, con un tipo che abbiamo incontrato.
Riusciamo a prendere un buon ritmo e con mia sorpresa riesco a mantenere il contatto con Ciccio. Arriviamo in cima al Cornizzolo (1220m), Ciccio in 1h 18' io 2' dopo. Il panorama è fantastico (vedi foto).
Ripartiamo quasi subito, solo dopo aver tranquillizzato Nicoletta però (colpo di teatro.... il cellulare non prende, per fortuna riesco a chiamare dopo una serie di tentativi !!!).
Siamo scesi direttamente verso S. Pietro (sent.10) e poi prendendo prima il sent. 7 e poi il 9 ci inerpichiamo verso corno Birone.
Sono 500m D+ veramente tosti ed io accuso decisamente, perdo un centinaio di metri da Cicco che scompare dalla mia visuale.
Ad un certo punto accorgendomi che erano già le 9.40 e alle 10.30 dovevamo essere a Monza, decido di tornare indietro, eravamo d'accordo che in caso ci fossimo separati avremmo ripercorso lo stesso sentiero fino a S.Pietro. Ciccio poi mi disse che ero praticamente arrivato, mancavano solo pochi minuti.
La discesa è stata massacrante e per fortuna che avevamo i bastoncini.
Alle 10.30 eravamo al posteggio (dopo 3h e 45') e mezzora più tardi a casa.
Tirando le somme direi che è stato un giro fantastico ottime sensazioni, unire due passioni (come dice Ciccio) è il massimo.
Come già detto sono stati fondamentali i bastoncini e le nuove Salomon XA COMP 5 GTX in goretex hanno fatto il proprio dovere.
Bene uomini a quando la prossima in gruppo ????






... Ciccio aggiunge ...


Confermo quanto detto da Michele, giro e giornata veramente fantastici, ben al di sopra delle aspettative!!! Un mese fa avevo già percorso il tratto fino al Cornizzolo, questa volta però, grazie alle bacchette e forse alle gambe più allenate, la cima arriva più facilmente, senza quasi accorgersene! Mi accorgo invece di un Michele in grande forma, cosa dire la montagna oltre che fantastica e anche democratica, i minuti che ci separano in pianura qui si sono annullati! L’altra grande sorpresa arriva dal Corno Birone; nel mio passato di alpinista avevo sempre snobbato questa zona così bassa (poco sopra i 1000m s.l.m.) e così vicina alla città, mi devo ricredere. Il sentiero è impegnativo perché ripido, mediamente tecnico con roccette e ghiaietto, ma soprattutto perché affrontato con nelle gambe già un migliaio di metri di dislivello. Arrivati al colle che separa il Corno Birone dal Monte Rai si apre un paesaggio veramente bello, in pieno stile dolomitico! (del resto le rocce sono le stesse che si trovano nelle Dolomiti). Peccato che Michele non sia arrivato in cima, credo che, come me, abbia confuso il Crono Birone con il vicino Monte Rai, più alto di 150m circa, se si fosse accorto che il corno Birone era praticamente dietro ad un paio di cenge sarebbe sicuramente giunto in cima.


In discesa la stanchezza comincia a farsi sentire ma l’orologio corre e noi siamo in ritardo, sfruttiamo appieno il valore aggiunto delle bacchette e ci buttiamo verso valle.


A casa mi aspetta la cosa più faticosa di tutta la giornata: pizzata con tutto l’asilo del mio figliolo !!! (questa però è un’altra storia…)


Da questa piccola avventura mi porto a casa:



  1. Un Michele in grande forma;

  2. Tanta voglia di montagna;

  3. Uno zainetto della decathlon praticamente perfetto;

  4. Bacchette molto comode e pratiche;


Ciccio