lunedì 25 ottobre 2010

…ANCORA CREMONA !!!

A questo punto manco solo io…e forse è giusto così !
Perché a leggere dai Vostri racconti mi sono accorto che probabilmente sono il meno entusiasta.
Alt…non fraintendetemi la gara, prima durante e dopo è stata molto bella ma le emozioni vissute a Carpi 2008 (prima maratona), le piacevoli sofferenze di Roma 2010 e la commozione della prima Monza Resegone sono francamente altra cosa.
A testimonianza del fatto che il riscontro cronometrico non è condizione né necessaria né sufficiente per rendere una gara indimenticabile !
Certo non la dimenticherò questa mezza almeno per due motivi:
1) il mio personale sulla mezza…scendere sotto i 100 minuti era uno di quegli obiettivi che tre anni fa consideravo irraggiungibili;
2) la goduria fisica, quasi chimica, di sentire il proprio corpo sotto sforzo in piena efficienza con gambe, cuore e polmoni che suonavano all’unisono.
La sfida è per tutti…quando riusciremo ad infrangere ancora contemporaneamente 4 PB e ad allargare la foto sopra ?

paolo

domenica 24 ottobre 2010

EPITAFFIO



Care vecchie scarpe, è giunta l’ora di salutarci. Quanti chilometri abbiamo percorso insieme, sicuramente più di 1000, troppi anche per voi. Me ne sono accorto mercoledì durante il nostro ultimo allenamento insieme, quando mi avete fatto venire dolorini alle mie gambe in posti che non pensavo neanche di avere. Quando il rumore che usciva dall’impatto con l’asfalto era più simile ad un martello pneumatico, piuttosto che al dolce suono di una leggera e morbida piuma che si adagia sulla strada. Voglio però ricordare, nel giorno dell’addio, le più grandi imprese vissute insieme: Venice Marathon, Milano – Pavia maratona e l’incredibile ed indimenticabile maratona di Verona. Qualcuno vi ha anche accusato sostenendo che siete state la causa del mio infortunio dell’inverno scorso, io non li ho mai creduto, anche perché chi vi accusava era il venditore di un negozio di scarpe con in mano un paio del modello nuovo e la figlia pronta a battere lo scontrino alla cassa…


Porto il saluto sentito anche dei calzini di Superman (anche loro sulla strada del cestino…) che hanno condiviso con voi tutte le gare.


Non vi dimenticherò mai.


Per sempre vostro.


Ciccio

P.S.

Vendo scarpe da running usate poco come nuove n°43 vero affare, a qualcuno interessa? Di Ciccio potete fidarvi!!!

sabato 23 ottobre 2010

Demolition Men


Una domenica tra le più belle in assoluto, una giornata di quelle che già mentre le vivi ti rendi conto che le dimenticherai difficilmente. Quattro Personali su quattro non capitano tutti i giorni!
Divertente il viaggio in Porticina Van tra battutte e tentativi semiseri di dare una svolta teorica ai nostri approcci primitivi alle gare. Bello l'approccio al contesto della gara, con lo spirito della gita che solo a pochi minuti dall'inizio cede il posto alla concentrazione. Essere partiti così rilassati ha fatto sicuramente risparmiare tante preziose energie fisiche! E poi la gara, vissuta quasi tutta in uno stato mentale unico, con le gambe che giravano perfettamente e lo stupore di come facilmente tenessi il ritmo così elevato. Che peccato le stringhe mi hanno fatto perdere contatto con Ciccio, ma era solo questione di qualche km. Al quindicesimo infatti ha provato a far capolino una specie di cameriere che voleva staccare la spina. L'ho bruscamente scostato, ho fatto sapere al mio cervello di non rompere i coglioni che di energia nelle gambe ce n'era eccome e ho trapattonianamente amministrato il match a 4.30 sino alla fine.
Ciliegina sulla torta dopo l'arrivo : l'apparizione della famiglia arrivata per una sorpresa! Il massimo!
Non pensavo che avrei potuto andare a toccare il personale sulla mezza, averlo fatto mi ha dato una iniezione di adrenalina formidabile, provvidenziale dopo che la maratona di Bergamo mi aveva fatto paventare la sindrome del cavallo bolso in declino...E ora via col massimo entusiasmo verso l'operazione Doppio Nodo alla Milano Pavia!

martedì 19 ottobre 2010

MEZZA DI CREMONA 2010 - TRIPLETTA!



Sonno, freddo, pioggia e buio, correre è l’ultima cosa che avrei voluto fare domenica mattina… Anche gli altri “Porticina” la pensano così, ma il senso del dovere prevale e ci dirigiamo verso Cremona. Il viaggio passa parlando di Marinella della Montagnetta e del dott. Albanesi e di un approccio più ragionato alla gara, non partire a tutta come al solito e vedere solo a che chilometro arriva la crisi. Sento odore di personali oggi, su Michele sono sicuro (2 fisso!), ha eguagliato il suo tempo a Monza, oggi con un mese in più di allenamenti e soprattutto con un percorso più scorrevole sarà per lui un gioco da ragazzi, speriamo solo che i suoi acciacchi almeno per oggi lo lascino un po’ in pace. Paolo lo vedo in grande crescita e soprattutto molto determinato, per me e per il Pani dipenderà solo dal giudizio che metteremo in gara, mi sento in forma ma ricordo ancora bene le fatiche vissute a Monza.


La consegna del pettorale è veloce e perfetta, graditi gli occhiali da sole anche se la giornata non è da sole… decisamente sottodimensionati gli spogliatoi ed il deposito borse. Passiamo il tempo in coda al bagno di un bar. Quando è ora andiamo a cambiarci sotto il tendone del ristoro finale, la pioggia diminuisce, quindi decidiamo di correre senza Kway. Per colpa mia (pipì!) arriviamo alla partenza all’ultimo e partiamo in coda. Il primo K è la fotocopia di Monza, 4.27 sgomitando no poco, su e giù dai marciapiedi attento a non perdere il contatto con il Pani come era successo un anno fa a Venezia. Appena il gruppo si sgrana impostiamo un ritmo decisamente elevato, i K passano tra 4.05 e 4.10, io ed il Pani ci guardiamo stupiti, ancora una volta partenza alla Keniana! A cosa sono servite tutte le email delle settimane precedenti? I discorsi fatti all’alba in macchina? È più forte di noi, non riusciamo a dosare l’adrenalina, siamo ancora immaturi. Poco dopo il 9K al Pani si slaccia la stringa (IL DOPPIO NODO!!!), proprio in corrispondenza del primo cavalcavia, rallento un filo per aspettarlo, comincia la discesa, mi giro, lo vedo a poca distanza e penso “… mi raggiungerà in fondo alla discesa…”. Mi sento veramente bene, le gambe girano quasi da sole ad un ritmo costante, la velocità dipende solo da quanto allungo la falcata. Passo i 10k in 42’10’’, BP sui 10K (passo medio 4.13). Purtroppo il Pani non mi ha raggiunto, io mi sento affamato di secondi e faccio coppia con un tal Graziano, il ritmo è sempre più sostenuto, se un k passa a 4.15 il successivo lo facciamo a 4.00! Non sento nessun dolore, le gambe reggono splendidamente, ovviamente fiato e cuore sono al limite, solo un leggero indurimento alle cosce attorno al 18k forse per il freddo e la pioggia, ma senza nessun rallentamento. Al 20k il cronometro segna 1.23.49, ovvero i secondi 10k li ho corsi in 41’39’’ (media 4.10), altro BP sui 10K!!! Ormai è fatta, non solo il BP è in cassaforte, ma addirittura, a meno di dover correre sulle mani, riuscirò a stare sotto l’ora e mezza!!! L’ultimo strappo a pochi metri dall’arrivo mi rovina lo sprint finale ma al traguardo l’orologio segna 1h28’24’’!!!!! Che sogno, sono sincero, scendere sotto 1h30’ era tra i miei obiettivi da runner (insieme alle 3h30 in maratona), ma ci stavo quasi rinunciando. Evidentemente domenica ho imbroccato la giornata di grazia che capita raramente, forse gli allenamenti alla “Albanesi” cominciano a dare i loro frutti. È stata la mia miglior gara di sempre, non solo per il tempo e per i tre BP in una sola gara, ma soprattutto per le splendide sensazioni vissute durante tutta la gara, i chilometri filavano via senza nessuna incertezza, mai avuto un accenno di crisi, solo la salitella finale mi ha un po’ provato. L’unico dispiacere è aver perso il Pani al 9k (vedrai che a Pavia, se fai il doppio nodo, ci arriveremo insieme!).


All’arrivo sono costretto a cambiarmi (mutande comprese) sotto il portico in mezzo ai passanti, giudizio decisamente positivo per il ristoro finale , simpatico anche se un po’ scarsino il piatto tipico party.


Comunque grande giornata per i colori porticina, le mie sensazioni erano corrette, tutti e quattro sotto il personale e con tempi da grandi soddisfazioni!


Ora le gambe sono ovviamente un po’ rigide ma non doloranti, settimana di riposo e poi subito in carreggiata in direzione Pavia!


Le magnifiche sensazioni che ho provato domenica a Cremona me le ricorderò a lungo!


Ciccio

domenica 17 ottobre 2010

2 Fisso fuori casa



(Il significato della foto è spiegato in fondo).


Grande giornata per i colori dei Porticina, i personali si sono disciolti come lacrime nella pioggia (ma che citazione !!!!!).Si la pioggia l'ha fatta da padrona. Il porticina Van è partito alle ore 6.15, sotto un'acqua scrosciante, alla volta della patria del torrone e della mostarda.I primi discorsi sono stati “ma chi ce lo fa fare?”, “io mi infilo nel centro commerciale”, “fermiamoci in un bar con gazzetta e sigarettina, stile #####”.Arriviamo a Cremona con il solito anticipo, sbrigate le pratiche del ritiro pettorali (organizzazione perfetta) e ritirato il primo gadget (occhiali marcati mezza di Cremona), prendiamo possesso di un bar e relativo bagno (non c'erano alberghi nei dintorni) per mancanza o per meglio dire per la piccolezza degli spogliatoi (c'erano solo 2 tendoni militari). Unico, a mio dire, neo della giornata. Ci siamo dovuti cambiare sotto i portici in piazza.


Ore 9.30 in punto si parte piove e fa un bel freschino. Subito imposto un ritmo a 5' anche se si fanno sentire immediatamente i miei soliti dolori alle gambe e a gluteo. Non mi abbatto e spero che scaldandosi passini un pochino. E così è, anche se mi hanno accompagnato poi fino alla fine. Il percorso è molto bello, qualche piccolo sali e scendi e uno strappetto dopo un sottopasso, per il resto bello filante.Mi sforzo di non guardare il cronometro, solo una fugace occhiata al passaggio dei 10K (50' 11”), bene bene avanti così.Mi accodo ad un tipo che mantiene il mio ritmo e lo prendo come riferimento, ma dopo qualche K mi accorgo che rallenta, no no no non va bene, io mi sento bene non voglio rallentare. Fortunatamente sono in un gruppo che va a 4'50 – 5' e così recupero.I K passano e la sensazione che sto andando bene si fa sempre più forte e sopratutto non accuso crisi o crisette varie e riesco a spingere bene anche gli ultimi K.


Ci siamo ultimo strappetto (ciotolato e scivoloso) prima del traguardo, arrivo fermo il crono e mi vengono i brividi …... 1.46.51.


Non pensavo proprio, sono riuscito a mantenere un ritmo costante per tutta la gara, cosa che non mi era mai capitata, crollavo sempre verso il sedicesimo chilometro.Pacco gara abbastanza ricco di stupidate (compresa una crema per le unghie), piatto tipico un po triste, ma dopo la prestazione odierna tutto va bene !!!!

Angolo della cultura, perchè contrariamente a quanto dicono gli Albanesi noi facciamo anche del sano turismo Ifix …...


Le famose 3T di Cremona sono: Tùròn (torrone), Tùràs (torrazzo) e Tètàs (seno prosperoso letteralmente tettazze).
Le prime 2 sono facilmente intuibili il famoso TORRONE e l'ancor più famoso TORRAZZO.
La terza è dovuta ad una diceria che si perde nella notte dei tempi dove sembrava che le cremonesi fossero dotate di un seno molto sviluppato cosa che è ormai praticamente scomparsa tanto che da poco tempo si è sostituita la 3°T (tètàs) con Tùgnàs (TOGNAZZI in onore dello scomparso attore cremonese), qualche bontempone un po' razzista sostituisce il Tùròn con il Tèrùn, per indicare che la multietnia che si instaurata in quasi tutte le città ha fatto scomparire il cremonese DOC.

Mich