Sia Claudio che Marco hanno ben descritto sensazioni ed emozioni che condivido pienamente.
La mi avventura comincia sabato mattina all'alba …. ora 5.30 “papà non ho più sonno....” , “Sami devo fare la Monza Resegone stasera...”. La Monza Resegone ???? In un lampo realizzo, è proprio vero stasera si avvera un sogno !!!
La giornata trascorre tranquilla, tra una sosta e l'altra al cesso....
Verso le 19 parte il van Porticina C verso l'arengario con una gradita sorpresa... Fabio. Gli si leggeva in faccia la delusione e l'invidia. Dai uomo che l'anno prossimo ci sarai !!!!
All'arengario ci incontriamo prima con il grande Claudio e poi incrociamo un disperso Ciccio che era alla ricerca disperata dei sui compagni.
Il tempo passa tra una tapazzata e l'altra.
Arriva il momento fatidico di salire i gradini verso il palco della partenza, sono teso e emozionato nel vedere la quantità di gente assiepata ai bordi. Riesco a vedere Nicoletta che si agita come una matta … brividi …..
Porticina sq. C 3 -2- 1- Via … si parte, la discesa verso il ponte dei leoni e la Torsida dei porticina fans la facciamo a tutta. Calma uomini è lunga! Impostiamo il nostro passo sui 5.20 e per qualche K abbiamo davanti la squadra di Popo.
I K passano mi sento bene. Passare per i paesi e sentire l'entusiasmo della gente da veramente una carica in più. Ancora più carica ce la danno i nostri angeli custodi, sempre presenti ed entusiaste ad ogni ristoro.
Un grazie infinito va anche a loro.....
Siamo in zona Merate dove ad un tratto sotto il diluvio sento … “vai Mich” è Ciccio con i suoi, li vedo passare belli agili, qui ci scappa un 4h 30 penso ! Ciccio si intrattiene qualche metro a parlare con Pani e poi via riparte. Vai vai che andare bene!
Ci passano anche i missili di Affari e Sport, è sempre demoralizzante vedere gente correre in quel modo....
Appena dopo la discesa della Calco, sulla quale Claudio si fa prendere la mano e accelera (richiamato subito all'ordine dal Pani rientra nei ranghi), comincio ad accusare un po di stanchezza. Ai ristori faccio fatica a magiare qualcosa, ho la bocca dello stomaco chiusa. Cerco almeno di bere.
Lo sento, sta per arrivare ed infine arriva con il suo passo felpato e con il vassoio in mano, eccolo è lui il CAMERIERE. Si presenta puntuale a chiedere il conto al trentesimo K ma lo ignoro consapevole che fra poco ci saranno i nostri angeli con il cambio.
Sotto il ponte della ferrovia troviamo la macchina e ci cambiamo, Nicoletta è preoccupata, ho una faccia un po stravolta, ma la rincuoro so che da ora si cammina e posso riprendermi. Mi vengono in mente le parole di Paolo “a Calolozio è quasi fatta da li si cammina” .
Ripartiamo, sulla prima rampa di scale un bel crampo all'interno coscia mi blocca, “siam proprio messi bene” penso. Mi fermo un attimo e cerco di stendere la gamba. Pani e Claudio mi sorreggo e mi spingono, fantastici. Stanno bene si vede, non posso assolutamente cedere devo arrivare anche e sopratutto per loro. Zoppico per qualche metro e riparto sempre con il timore che accada di nuovo. Per fortuna Pani mi passa una banana che mi toppa il buco di stomaco e mi da un po di energia.
La serata è stupenda e la voglia di fare l'impresa è sempre più forte. Guardo l'orologio, ho sempre il timore di non arrivare in tempo al cancello orario di Erve. Inaspettatamente rincontriamo i nostri angeli un'altra carica. Entriamo in Erve e passiamo il cancello con abbondante anticipo. Ora mi sento molto più tranquillo. Quello che temevo è accaduto di nuovo, sulla rampa in cemento all'inizio del sentiero mi blocco ancora per i crampi. Mi fermo, ma con l'aiuto dei miei compagni riesco a superare la rampa e a distendere il muscolo. “Vedrai che su pra di rat andrà meglio” mi dice Claudio. Effettivamente cambiando il tipo di camminata non accuso più i crampi e riesco a mantenere un passo costante. Anche Pani e Claudio salgono in scioltezza no hanno ancora loro e mi dispiace rallentarli. Il Pra di Rat è peggio della tangenziale al mattino, una coda unica che avanza a singhiozzo, con alcuni poveracci bloccati per crampi sul bordo del sentiero. La cosa che ci ha dato più fastidio sono stati i commenti di qualche deficiente che gli diceva di spostarsi e di non ingombrare il passaggio!!! Stranamente sul pra di rat recupero energie, arriviamo al forcellino, un sorso d'acqua e via verso la CaPani. Iniziamo a incontrare alcuni che scendo, ma sono ancora pochi e non intralciano.
Ci siamo, vedo la croce del bivio e sento le voci del rifugio, mi viene la pelle d'oca è fatta. Il sogno si avvera, tutte le paure e le incertezze si sono sciolte come lacrime nella pioggia (azz. che citazione.... Blade RUNNER!!!). Negli ultimi mesi avevo sognato tante volte di salire i gradini del rifugio tra l'applauso della gente. Ed eccomi qui a 43 anni suonati a concludere la mitica Monza Resegone, un'altra piccola impresa Mich !!!! Sono felicissimo e dalla gioia abbraccio i miei compagni di avventura, grazie infinite uomini siete stati fantastici. Affrontare insieme questa avventura ci ha stretto in un legame di amicizia che spero duri moooooolto a lungo.
Il rientro a casa è stato molto spensierato ripensando a emzioni e sensazioni che rimarranno ben impresse nel mio cuore.
Il sogno era quello di una vita, ma credimi che tu ce l'avresti fatta l'avevo capito esattamente un anno fa e sapevo che non avresti mai mollato !
RispondiEliminaComplimenti macho !
Un lezione unica di armonia e tenacia! Grazie a te Uomo, questa MR mi ha dato tanto!!
RispondiEliminaMi pare che non sia stato il solo a faticare come mulo...! Grande uomo te la sei proprio meritata, sarà un ricordo indelebile!
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