domenica 26 giugno 2011

Cara Monza Resegone,

che sei una gara dura e faticosa questo già lo sapevo.
Ma non immaginavo che fossi così faticosa ancor prima della partenza dall’Arengario.
Inutile negarlo non è stato facile gestire una serie di situazioni createsi per volontà di nessuno.
Perché la volontà di ciascuno di noi era una sola: arrivare trionfanti in Capanna.
Ad un mese circa dalla partenza mi attanagliavano una serie infinita di dubbi. La paura di aver sbagliato qualcosa era forte…
Ma sapevo di aver fatto tutto in assoluta buona fede e pertanto mi convincevo che il tuo Spirito alla fine mi avrebbe premiato.
E così è stato ! 3 su 3 in Capanna ! E’ questo il risultato.
Le difficoltà del mese antecedente la gara mi avevano portato a pensare che quest’anno se ti avessi portata a termine ti avrei tenuta tutta per me…insomma l’avrei dedicata solo a me stesso.
Ma mi sbagliavo, non puoi tenere tutta per te una Gara come la MR. E’ contro la sua natura.
Come ha detto qualcuno la MR ti svuota, ti succhia tutte le tue energie, poi ti restituisce emozioni e ricordi in quantità centuplicata.

Ma veniamo alla gara.
Sono contento di correrla ancora con Dani e Ale perché…il perché loro ormai lo sanno, anzi lo sappiamo bene tutti e tre !
L’obiettivo è quello di fare meglio dell’anno prima, ricordandoci sempre che in primis ci dobbiamo divertire.
Presto l’obiettivo si trasforma in un azzardato “sotto le 5 ore”.
Gli allenamenti notturni, che hanno ulteriormente raffarzato la nostra unione, ci danno presto la convinzione che si può fare.
E allora spuntano i numeri magici 180-40-80
180 minuti da Monza a Calolziocorte, 40 minuti da Calolzio al cancello di Erve, 80 minuti da Erve alla Capanna.
Sarà così ? No, sarà ancora più bello per il fatto che non andrà tutto liscio e che ci dovremo mettere ancora più sudore e fatica.
L’attesa della partenza è lunga…siamo stati sfortunati (ma sarà poi davvero così ?) nel sorteggio..siamo il 224 di pettorale.
Il timore di correre con le luci blu dell’ambulanza del fine corsa negli occhi è grande !
Ma non la vedremo mai…partiamo bene impostando subito il nostro ritmo di 5.10 al km
Fila tutto liscio fino all’acquazzone di Usmate…sono 20 minuti di acqua battente che ci inzuppano dalla testa ai piedi.
Si scollina al 20° a Merate…pipì e via giù per la discesa della Calco.
Purtroppo un colpo di freddo colpisce Ale…rallentiamo il ritmo, ci si copre e si pensa a recuperare.
Ale è straordinario stringe i denti…in cuor mio so che recupererà sicuramente.
Con pazienza arriviamo al ponte sull’Adda…il cielo ormai è sereno e la luna che si specchia nel largo fiume è un bel regalo.
Ci si cambia al Municipio di Calolzio…qui ci rendiamo conto che nonostante il rallentamento dal 23° al 30° siamo sotto al tempo dell’anno precedente.
E allora via, spinti da Flaminio e dal suo amico sulle prime rampe per Erve.
Ci sentiamo ancora bene e allora dopo Rossino adottiamo la tecnica vincente del “100 passi di corsa e 50 camminando”. Così facendo Erve arriva presto, 3.46’17” al cancello.
Via, via…dal cancello all’inizio del sentiero recuperiamo un sacco di terne.
Siamo gasati, si attacca a muso duro il Prà di Ratt…chiediamo timidamente il passo a chi ci precede. Presto però comincio ad accusare la stanchezza…ma poi realizzo che continuiamo a superare e nessuno ci supera.
Nel buio della notte quando non capisci dove sei e quanto manca è la natura che ti dà una mano. Una sberla di vento gelido mi fa intuire che siamo al forcellino.
Thè caldo veloce, un occhiata al cronometro e…ma possiamo stare sotto le 5 ore ! Sono il più stanco e chiedo di mettermi davanti. Presto mi prende una scarica di adrenalina e in molti tratti ci mettiamo a correre.
Arriva il bivio manca davvero poco, ci sono le prime terne che scendono. Allora grido a squarciagola “Passo”. Loro si spostano e ci incitano, con le mani mi appoggio addirittura a loro per darmi un’ulteriore spinta.
E’fatta per la seconda volta arriviamo in Capanna…4.55’42”
Siamo al settimo cielo !
Anche perché ci sono tutte e due le altre squadre Porticina.

E’ finita…e allora…
Grazie Dani…sei stato una garanzia, a dare il passo per lunghi tratti, si vedeva che stavi veramente bene !
Grazie Ale…hai avuto una straordinaria forza per recuperare quella crisi.
Grazie Lella…perché la mia forza è la tua pazienza.
Grazie Elisa…per non avermi fatto riposare il pomeriggio prima della gara.
Grazie Alice…perché mi fai emozionare.
Grazie Adele, Walter, Franci…siete ormai degli accompagnatori professionisti.
Grazie Giorgio…perché sabato mattina ho capito che ti eri appassionato.
Grazie Bolla…per essere spuntato a sorpresa dalla notte bagnata a sostenerci.
Grazie Flaminio…per quella baguette spuntata da chissà dove nel cuore della notte, ci ha fatto tanto sorridere.
Grazie Fabio…per quel bacio al gusto di birra prima di salire sul palco
Grazie a tutti quelli che sono venuti a tifare per noi, un pezzettino di questa nostra MR è sicuramente merito anche Vostro.

Grazie MR…perché appena mi sento forte per averti conquistato Tu mi rammenti quanto in realtà sono fragile.
Ovviamente ci si rivede fra un anno…solito posto, solita ora.





Paolo

sabato 25 giugno 2011

MR 2011 non la dimenticherò mai !







Prima di tutto non smetterò mai di ringraziare i miei Amici di squadra, visto sono stati eccezionali nell'accompagnarmi, spingermi e motivarmi verso la CaPani Monza, siete stati fantastici!!!


Sia Claudio che Marco hanno ben descritto sensazioni ed emozioni che condivido pienamente.



La mi avventura comincia sabato mattina all'alba …. ora 5.30 “papà non ho più sonno....” , “Sami devo fare la Monza Resegone stasera...”. La Monza Resegone ???? In un lampo realizzo, è proprio vero stasera si avvera un sogno !!!


La giornata trascorre tranquilla, tra una sosta e l'altra al cesso....


Verso le 19 parte il van Porticina C verso l'arengario con una gradita sorpresa... Fabio. Gli si leggeva in faccia la delusione e l'invidia. Dai uomo che l'anno prossimo ci sarai !!!!



All'arengario ci incontriamo prima con il grande Claudio e poi incrociamo un disperso Ciccio che era alla ricerca disperata dei sui compagni.


Il tempo passa tra una tapazzata e l'altra.


Arriva il momento fatidico di salire i gradini verso il palco della partenza, sono teso e emozionato nel vedere la quantità di gente assiepata ai bordi. Riesco a vedere Nicoletta che si agita come una matta … brividi …..



Porticina sq. C 3 -2- 1- Via … si parte, la discesa verso il ponte dei leoni e la Torsida dei porticina fans la facciamo a tutta. Calma uomini è lunga! Impostiamo il nostro passo sui 5.20 e per qualche K abbiamo davanti la squadra di Popo.


I K passano mi sento bene. Passare per i paesi e sentire l'entusiasmo della gente da veramente una carica in più. Ancora più carica ce la danno i nostri angeli custodi, sempre presenti ed entusiaste ad ogni ristoro.


Un grazie infinito va anche a loro.....


Siamo in zona Merate dove ad un tratto sotto il diluvio sento … “vai Mich” è Ciccio con i suoi, li vedo passare belli agili, qui ci scappa un 4h 30 penso ! Ciccio si intrattiene qualche metro a parlare con Pani e poi via riparte. Vai vai che andare bene!


Ci passano anche i missili di Affari e Sport, è sempre demoralizzante vedere gente correre in quel modo....


Appena dopo la discesa della Calco, sulla quale Claudio si fa prendere la mano e accelera (richiamato subito all'ordine dal Pani rientra nei ranghi), comincio ad accusare un po di stanchezza. Ai ristori faccio fatica a magiare qualcosa, ho la bocca dello stomaco chiusa. Cerco almeno di bere.


Lo sento, sta per arrivare ed infine arriva con il suo passo felpato e con il vassoio in mano, eccolo è lui il CAMERIERE. Si presenta puntuale a chiedere il conto al trentesimo K ma lo ignoro consapevole che fra poco ci saranno i nostri angeli con il cambio.


Sotto il ponte della ferrovia troviamo la macchina e ci cambiamo, Nicoletta è preoccupata, ho una faccia un po stravolta, ma la rincuoro so che da ora si cammina e posso riprendermi. Mi vengono in mente le parole di Paolo “a Calolozio è quasi fatta da li si cammina” .


Ripartiamo, sulla prima rampa di scale un bel crampo all'interno coscia mi blocca, “siam proprio messi bene” penso. Mi fermo un attimo e cerco di stendere la gamba. Pani e Claudio mi sorreggo e mi spingono, fantastici. Stanno bene si vede, non posso assolutamente cedere devo arrivare anche e sopratutto per loro. Zoppico per qualche metro e riparto sempre con il timore che accada di nuovo. Per fortuna Pani mi passa una banana che mi toppa il buco di stomaco e mi da un po di energia.


La serata è stupenda e la voglia di fare l'impresa è sempre più forte. Guardo l'orologio, ho sempre il timore di non arrivare in tempo al cancello orario di Erve. Inaspettatamente rincontriamo i nostri angeli un'altra carica. Entriamo in Erve e passiamo il cancello con abbondante anticipo. Ora mi sento molto più tranquillo. Quello che temevo è accaduto di nuovo, sulla rampa in cemento all'inizio del sentiero mi blocco ancora per i crampi. Mi fermo, ma con l'aiuto dei miei compagni riesco a superare la rampa e a distendere il muscolo. “Vedrai che su pra di rat andrà meglio” mi dice Claudio. Effettivamente cambiando il tipo di camminata non accuso più i crampi e riesco a mantenere un passo costante. Anche Pani e Claudio salgono in scioltezza no hanno ancora loro e mi dispiace rallentarli. Il Pra di Rat è peggio della tangenziale al mattino, una coda unica che avanza a singhiozzo, con alcuni poveracci bloccati per crampi sul bordo del sentiero. La cosa che ci ha dato più fastidio sono stati i commenti di qualche deficiente che gli diceva di spostarsi e di non ingombrare il passaggio!!! Stranamente sul pra di rat recupero energie, arriviamo al forcellino, un sorso d'acqua e via verso la CaPani. Iniziamo a incontrare alcuni che scendo, ma sono ancora pochi e non intralciano.


Ci siamo, vedo la croce del bivio e sento le voci del rifugio, mi viene la pelle d'oca è fatta. Il sogno si avvera, tutte le paure e le incertezze si sono sciolte come lacrime nella pioggia (azz. che citazione.... Blade RUNNER!!!). Negli ultimi mesi avevo sognato tante volte di salire i gradini del rifugio tra l'applauso della gente. Ed eccomi qui a 43 anni suonati a concludere la mitica Monza Resegone, un'altra piccola impresa Mich !!!! Sono felicissimo e dalla gioia abbraccio i miei compagni di avventura, grazie infinite uomini siete stati fantastici. Affrontare insieme questa avventura ci ha stretto in un legame di amicizia che spero duri moooooolto a lungo.


Il rientro a casa è stato molto spensierato ripensando a emzioni e sensazioni che rimarranno ben impresse nel mio cuore.

giovedì 23 giugno 2011

La Seconda Prima Volta del Pani





La seconda Prima Volta che non scorderò mai!




Claudio, per un po' non ho capito se tu fossi reale oppure fossi stato partorito dalle speranze che Michele ed io, una volta rivoltici al libero mercato delle macerie delle terne spaccate, abbiamo nutrito di trovare un elemento che almeno un pochettino si potesse amalgamare a noi, podistoidi interessati prevalentemente alla sofferenza ed alla fatica nel divertimento e nell'autoironia.

Abbiamo avuto la fortuna di trovare una persona eccezionale, in totale sincera armonia con noi sin dall'inizio, ed evolutasi in un batter d'occhio in un vero Amico.


Michele, non hai idea di come sia contento e fiero di avere contribuito a che tu abbia raggiunto un traguardo che per me è tra i più belli, tutto compreso. Dalle Tape di Casorezzo e Bernareggio, dalla Scossa del Curone, dai folli Nanghi invernali è nato tutto questo. E siamo solo all'ifixinizio, Amico mio!


Che Squadra Fortissimi, si è diviso tutto, anzi si è messo tutto in comune! La Forza quando ne abbiamo avuta all'inizio e quando è tornata dirompente sul Pra di Ratt, la Saggezza quando è stata necessaria, i Crampi quando sono arrivati ad alcune delle nostre sei gambe, la Gioia degli ultimi metri, l'Abbraccio arrivati, l'Euforia della discesa.


Senza dimenticare l'affetto e la premura delle nostre Donne, che Meraviglia!


Tutto da sogno, da custodire accanto alla Prima Prima Volta tra i ricordi più belli di sempre.


Grazie Uomini, davvero


Pani


PS1: ma quale pelle d'oca Michele, il resoconto di Claudio è da Pelle d'Uomo!!

PS2: ma che mangiata la domenica prima!!!

MONZA RESEGONE 2011 - SPLENDIDO!




Eccomi a raccontare la mia seconda Monza Resegone… tutto inizia a marzo: quest’anno sono 7 i Porticina che la vogliono affrontare, ai 6 dell’anno scorso si aggiunge il grande Mich, dobbiamo quindi cercare altri due runner per riuscire a comporre tre squadre. Dopo varie ricerche li troviamo: Francesco e Lorenzo. A questo punto è necessario un rimescolamento delle squadre, mi tocca abbandonare i fidati e ben collaudati compagni di avventura dell’anno scorso (il Pani e Fabio) e mi unisco a Francesco e Lorenzo, così da creare, almeno sulla carta, squadre più equilibrate, ma soprattutto perché Francesco è un mio amico di vecchia data, e, anche se nell’ultimo periodo non ci siamo frequentati molto, condividiamo un passato di corse e piccole avventure alpinistiche. Lorenzo invece, amico e collega di Francesco, non lo conosco. Confesso che all’inizio ho avuto un po’ di preoccupazioni, l’anno scorso la sublime armonia della squadra è stata un fattore decisivo per le splendide emozioni vissute in gara, sarà così anche quest’anno con compagni nuovi? Un paio di allenamenti insieme sono sufficienti per capire che la risposta è affermativa. Atleticamente siamo piuttosto equilibrati, ma soprattutto condividiamo da subito il vero spirito della Monza Resegone, e cioè godersela dal primo all’ultimo chilometro senza alcuna velleità cronometrica. Francesco ha un enorme potenziale atletico dovuto ai tanti anni di ciclismo, e, anche se non ha mai corso una maratona e soprattutto soffre di una leggera infiammazione al ginocchio, so che non mollerà mai. Lorenzo ha alle spalle alcune maratone corse con ottimi tempi, ma soprattutto capisco subito che sarà il saggio del gruppo. La squadra è pronta.


Purtroppo, pochi giorni prima dell’iscrizione, Fabio comunica la sua impossibilità a partecipare alla Monza Resegone, a causa di un infortunio piuttosto serio che lo ha obbligato addirittura a letto per alcuni giorni. Mi dispiace tantissimo per lui, so quanto ci tenesse a questa gara, anche lui, come tutti noi, l’anno scorso è stato letteralmente stregato. Abbiamo di nuovo bisogno di un runner per completare le squadre. La ricerca non è facile, soprattutto per non alterare gli equilibri che nel frattempo si sono creati nelle altre squadre. Alla fine compare Claudio, anche lui alla prima esperienza di Monza Resegone, non ho avuto modo di conoscerlo, ma a detta dei suoi compagni è perfetto per la squadra. Finalmente è tutto pronto, gli allenamenti si susseguono regolari e, in men che non si dica, arriva il giorno della gara.


Quest’anno non ho motivi per preoccuparmi, rispetto all’anno scorso godo di ottima forma, e soprattutto so che la Capanna Monza non è irraggiungibile, tuttavia il giorno della gara soffro della stessa ansia che provavo prima degli esami all’università, ho lo stomaco chiuso e non riesco ad alimentarmi come vorrei e dovrei. Finalmente arriva la sera, la compagnia dei miei compagni e degli altri Porticina permette di trasformare l’ansia in adrenalina. È ora, col pettorale 72 partono Pani, Mich e Claudio, li incito da dietro il palco. Dieci minuti circa più tardi partiamo noi con il pettorale 102, l’emozione del palchetto e della discesa lungo via Vittorio Emanuele gremita di gente è indescrivibile. Anche quest’anno il Ponte dei Leoni è tinto di giallo porticina, insieme agli amici e famigliari c’è anche la terza squadra (Paolo, Daniele e Ale) che partirà più tardi con il pettorale 224. Inutile dire che abbiamo percorso il primo mezzo chilometro ad andatura elevatissima, troppa adrenalina! Arrivati in via Lecco cerchiamo di prendere il passo. Purtroppo, pochi istanti prima della partenza, il GPS di Lorenzo su cui facevamo affidamento per verificare il passo, si spegne definitivamente. Non fa niente, ci affidiamo alle nostre sensazioni e al mio cardio frequenzimetro.


A bordo strada vedo fare il tifo anche Massimo il cognato di Paolo, veterano della Monza Resegone, fermo ai box per un problema al ginocchio, spero che rientri presto a correre in gruppo.


Mi metto al comando per dare il ritmo, Francesco appena dietro di me è concentrato, cerca di nascondere la sua preoccupazione per il ginocchio, ad un certo punto dice: “se arrivo al 15k senza dolore è fatta!”. Lorenzo ci controlla da dietro. I chilometri passano in fretta, misurando i tempi ai cartelli (imprecisi) ogni 5k calcoliamo un passo di circa 4.50 min/k, perfetto proprio quello stabilito a tavolino. Superiamo alcune terne ed ogni volta ci si incita a vicenda. Ci superano anche i top runner, prima la ME.PA (classificata seconda) poi l’Affari e Sport Top (vincitori), sono di un altro pianeta!!! Ad Osnago (15K) ci sorprende un violento temporale, in pochi istanti sono più bagnato di quando faccio la doccia. Per fortuna non c’è vento e non fa freddo, ma non si vede niente e la strada si è trasformata in lago. Evidentemente siamo simpatici al temporale che non ci molla fino a Calco (25k). Mi sento splendidamente, perfettamente in armonia con il mio corpo, la frequenza cardiaca è sempre molto bassa. Anche Francesco si è rilassato, il suo ginocchio regge alla grande, ci mettiamo addirittura a cantare!!! Superata Merate ci tuffiamo in discesa fino ad Olginate, istintivamente spingerei di più, ma il saggio Lorenzo ci richiama ad un passo più regolare. Calolziocorte ci accoglie con due ali di folla incitante nonostante fosse già mezzanotte, ora comincia un’altra gara, ingraniamo le ridotte e cominciamo a salire. In modo naturale, senza forzare, corricchiamo in salita, Lorenzo tiene il nostro passo camminando sfruttando le sue lunghe leve. Il percorso è splendido, quando sbuchiamo lungo la forra finale, ci sorprende un fastidioso vento che colpisce i nostri abiti ancora tutti bagnati, è il momento di tirare fuori la pettorina impermeabile che tenevo piegata nei pantaloncini e riacquisto subito il giusto calore. La fatica comincia a farsi sentire, passiamo il rilevamento cronometrico di Erve e ci alimentiamo al ristoro. In quell’istante avverto un cambiamento in me, bastano pochi secondi di sosta e comincio ad avvertire freddo, ripartiamo alla volta della macchina per cambiarci prima del sentiero e mi accorgo che non riesco a correre, mi fanno male il fegato la milza e le caviglie. Subito non do molta importanza a questo episodio, e penso: “intanto ora sono alla macchina e poi comincia la parte più bella dove mi sento a casa, la montagna”… mi stavo sbagliando… Alla macchina facciamo una sosta piuttosto lunga, circa 11 minuti, io e Lorenzo ci cambiamo gli abiti bagnati, Francesco soddisfa alcuni bisogni che “spingevano” addirittura da Osnago. Ripartiamo camminando verso la Capanna Monza. Guardo il cronometro e vedo che sarà difficile stare sotto le 4h30’, quasi impossibile, ma non importa, nella Monza Resegone il cronometro è secondario. Si vedono molte luci in fila in alto sulle rampe del Prà di Ratt, lo spettacolo è veramente bello, ma in realtà, anche se non ce ne siamo resi conto, preludeva a ciò che avremmo incontrato più avanti. Intanto ho perso la mia sintonia interna, sono stanco, molto stanco, sto arrancando anche nel tratto poco ripido del sentiero. Arrivati al bivio troviamo il Prà di Ratt letteralmente ingolfato, superare è molto difficile oltre ad essere spaventosamente faticoso, ancor peggio è stato farsi superare, talvolta maleducatamente, dagli altri. Un vero inferno, perdo il contatto con i miei compagni, non capisco più niente, vedo persone da tutte le parti, ormai sono in riserva, anzi sto finendo anche quella. Sulle ultime rampe, superate le ultime terne, mi ritrovo da solo senza sapere se i miei compagni sono davanti o dietro, il chiamo a gran voce ma nessuno risponde. Sono cotto, cerco di spingere il più possibile ma ho il fiatone. Per fortuna dopo pochi istanti arrivo al forcellino dove ritrovo Francesco e Lorenzo, da lì in poi il sentiero è libero e meno ripido, si potrebbe spingere di più ma proprio non riesco. Mi dispiace dover rallentare i miei compagni, e soprattutto mi dispiace non riuscire a godermi il tratto della gara più bello. Ricordo perfettamente che l’anno scorso, lungo il sentiero, ero pervaso da un’euforia fuori dal normale, quest’anno invece tengo la testa bassa e penso solo a mettere un passo davanti all’altro, sperando di arrivare il prima possibile alla Capanna e porre fine alla fatica. Finalmente arriviamo all’ultimo bivio, si sentono già le voci della Capanna, è fatta! Ci mettiamo in posa mano nella mano per la foto dell’arrivo. La Capanna Monza è già gremita di persone, mi congratulo con i miei compagni visivamente emozionati per l’impresa, recupero lo zaino e vado a cambiarmi. Sono letteralmente spossato, anche con i vestiti asciutti non riesco a recuperare calore, mi sforzo per mangiare qualcosa. Inutile, non riesco a recuperare, mi dispiace enormemente non condividere con i compagni la gioia dell’arrivo, ma devo entrare in Capanna al caldo. Mi accuccio in un angolino vicino al nostro amico Matteo della Croce Rossa impegnato al ponte radio, mi assopisco. Sento che la squadra 72 è arrivata, poco dopo anche la 224, anche quest’anno impresa compiuta, tutti i Porticina in Capanna!!!.


Ci si scambiano le prime impressioni e poi giù per il lungo e fangoso sentiero verso la macchina.


Alle 6.00 sono a casa e mi infilo subito nel letto, però su ogni lato mi girassi sento dolore, anche, ginocchia e caviglie. Dopo un breve sonno alle 10.00 sto già giocando a lego con il figlio!


Domenica sono uno zombie, ma davvero felice!


Il bilancio di questa mia seconda Monza Resegone è ovviamente positivo, mi sono preso anche una bella lezione di umiltà dalla montagna.


Infine ringrazio la famiglia che mi ha sopportato nel periodo pre-gara, i miei compagni di avventura e tutti i Porticina, siamo proprio un bel gruppo!!!



Ciccio









SQUADRA C

"In bocca al lupo!" gridavano.....Sognavo fin da piccolo la MONZA RESEGONE, quando vedevo passare questi pazzi dal bordo strada e avevo ancora i calzoncini corti, un sogno mai svanito, vivo anche quando l'amore per il ciclismo mi portava lontano dal programmare quell'impresa...Nove Colli, Maratona delle Dolomiti, Campagnolo...sinonimo di sofferenza, sudore, fatica, lunga distanza...il mio pane insomma!
Succede che una sera di inizio Aprile ricevo un sms da Michele (grande uomo!) "Se vuoi partecipare alla MONZA RESEGONE chiamami...." non sono arrivato alla fine del messaggio, ero già al telefono con Mich....
E' subito grande intesa, con lui e con il mitico Pani (altro grandissimo uomo!), anche e soprattutto quando i sopralluoghi sul percorso vengono programmati ad orari a dir poco "insoliti" ..."Ci vediamo alle 3.30!" (3.30 non 15.30!!!)..."Perfetto, se vuoi anche un pò prima!"
Si ride, si scherza, si canta....si mangia di brutto!!! E' questa la squadra che sognavo, è questo lo spirito giusto per affrontare la MONZA RESEGONE.
Dall'altare dell'Arengario alla Capanna Monza è solo alto godimento...5 ore e 27 minuti fantastici...la pioggia, la fatica, il fango, i crampi...tutto stupendo!
Grazie ragazzi, poco importa del tempo e delle classifiche, arrivare 20 minuti prima non mi avrebbe cambiato la vita...trovare compagni e amici come voi...si!
Il lupo è morto e noi abbiamo vinto!

Claudio

MONZA RESEGONE 2011...3 SU 3 !



Porticina Runners - Squadra A - Francesco - Luca - Lorenzo 85° 4.40'41"



Porticina Runners - Squadra B - Alessandro - Paolo - Daniele 123° 4.55'42"



Porticina Runners - Squadra C - Michele - Claudio - Marco 180° 5.27'03"


BRAVI TUTTI !!!

venerdì 17 giugno 2011

La Monza-Resegone...il più grande spettacolo dopo il big-bang !!!



...io e te, io e te,
che andiamo contro vento
io e te, io e te,
che stiamo in movimento
io e te, io e te,
che abbiamo fatto un sogno
io e te, io e te,
che volavamo insieme
io e te, io e te,
che abbiamo fatto tutto e tutto c'è da fare
io e te, io e te,
che siamo ancora in piedi in mezzo a questa strada...