E’ stata davvero una gara molto, molto spettacolare.
Certo il meteo clemente e la straordinarietà del percorso hanno fatto metà dell’opera…l’altra metà l’ha fatta il nostro entusiasmo.Già il giorno precedente la gara si è instaurato un clima molto sereno da allegre e spensierate famigliole in gita a “Santa” …un po’ meno serena è stata invece la mia nottata.
Il mio stomaco…sempre più deboluccio…mi ha imposto le seguenti sveglie 23.30, 4.00, 6.15 con annessi pit stop obbligati al micro-bagno della camera.
A colazione avviso i miei compagni del mio malessere, mangio poco o nulla, ma sono comunque convinto di partire, fiducioso che – come spesso accade - quando inizi a correre “le cose si aggiustano”.
Ci avviamo quindi al comodo palazzetto dello sport dove depositiamo le borse.
Siamo pronti, ultimi dubbi sull’abbigliamento e presto i “gemelli pattumiera” (stante i sacchi neri indossati per proteggerci dal freddo) sono alla partenza.
Neanche il tempo di dichiarare i tempi che ipotizziamo di impiegare che si parte.
Si sale subito…dolcemente ma si sale. Si lascia presto la strada asfaltata per addentrarsi nel bosco.
Il paesaggio è stupendo, sia volgendo lo sguardo lontano (mare, sole e scogli) che osservando più vicino (rustici, sentieri ben curati e bosco).
In meno di un’oretta giungiamo in cima alla prima salita, dove è posto il secondo ristoro.
Dani mi attende…farà così in cima ad ogni salita, in fondo ad ogni discesa, ad ogni punto di ristoro. Gliene sono e sarò molto grato. Se il regolamento me lo consentisse farei valere il “suo attendermi” almeno mezz’ora per ottenere il real time che avrebbe sicuramente fatto oggi. Si deve accontentare del mio Grazie.
Ciccio invece è già scattato…farà una gran gara come avevo pronosticato !
Ora si scende verso San Rocco…si corre agevolmente in discesa.
Siamo ormai sul lato del mare e gli scorci che ci si aprono sono davvero fantastici. Devo stare attento a non distrarmi troppo per non inciampare.
Seconda salita e si arriva al 4° ristoro. Abbiamo doppiato la metà gara. Ora giù in picchiata a San Fruttuoso, un angolo di paradiso nel silenzio del “fuori-stagione”.
Tutto sommato mi sento ancora bene anche se il ritmo sull’ultima salita inevitabilmente cala.
E’ un continuo corri e cammina veloce…per il quale certamente ho ancora bisogno di allenamento.
Alcuni falsi piano però sono fantastici…si assapora proprio la bellezza di correre a pieno contatto con la natura.
Sull’ultimo strappetto Dani mi tende un insospettabile agguato…nascosto dietro un Ape-car mi spaventa, ma soprattutto ancora una volta mi attende.
Manca poco dobbiamo solo scendere a Santa Margherita, ricevere l’applauso delle nostre famiglie e chiudere la fatica con un simbolico 3h30m30s.
Si chiude un’altra gara, presumibilmente l’ultima dell’anno, condita con tutto quello che la corsa riesce a darmi: benessere, fatica, natura e amicizia.
paolo
Accontentare?!?! Sono stato ripagato dalla tua faccia post Ape Car!
RispondiEliminaAvanti così uomo, il Cornizzolo ci aspetta per accumulare un po' di acido lattico nelle gambe! Veramente un weekend indimenticabile, grazie a tutti!
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