Sonno, freddo, pioggia e buio, correre è l’ultima cosa che avrei voluto fare domenica mattina… Anche gli altri “Porticina” la pensano così, ma il senso del dovere prevale e ci dirigiamo verso Cremona. Il viaggio passa parlando di Marinella della Montagnetta e del dott. Albanesi e di un approccio più ragionato alla gara, non partire a tutta come al solito e vedere solo a che chilometro arriva la crisi. Sento odore di personali oggi, su Michele sono sicuro (2 fisso!), ha eguagliato il suo tempo a Monza, oggi con un mese in più di allenamenti e soprattutto con un percorso più scorrevole sarà per lui un gioco da ragazzi, speriamo solo che i suoi acciacchi almeno per oggi lo lascino un po’ in pace. Paolo lo vedo in grande crescita e soprattutto molto determinato, per me e per il Pani dipenderà solo dal giudizio che metteremo in gara, mi sento in forma ma ricordo ancora bene le fatiche vissute a Monza.
La consegna del pettorale è veloce e perfetta, graditi gli occhiali da sole anche se la giornata non è da sole… decisamente sottodimensionati gli spogliatoi ed il deposito borse. Passiamo il tempo in coda al bagno di un bar. Quando è ora andiamo a cambiarci sotto il tendone del ristoro finale, la pioggia diminuisce, quindi decidiamo di correre senza Kway. Per colpa mia (pipì!) arriviamo alla partenza all’ultimo e partiamo in coda. Il primo K è la fotocopia di Monza, 4.27 sgomitando no poco, su e giù dai marciapiedi attento a non perdere il contatto con il Pani come era successo un anno fa a Venezia. Appena il gruppo si sgrana impostiamo un ritmo decisamente elevato, i K passano tra 4.05 e 4.10, io ed il Pani ci guardiamo stupiti, ancora una volta partenza alla Keniana! A cosa sono servite tutte le email delle settimane precedenti? I discorsi fatti all’alba in macchina? È più forte di noi, non riusciamo a dosare l’adrenalina, siamo ancora immaturi. Poco dopo il 9K al Pani si slaccia la stringa (IL DOPPIO NODO!!!), proprio in corrispondenza del primo cavalcavia, rallento un filo per aspettarlo, comincia la discesa, mi giro, lo vedo a poca distanza e penso “… mi raggiungerà in fondo alla discesa…”. Mi sento veramente bene, le gambe girano quasi da sole ad un ritmo costante, la velocità dipende solo da quanto allungo la falcata. Passo i 10k in 42’10’’, BP sui 10K (passo medio 4.13). Purtroppo il Pani non mi ha raggiunto, io mi sento affamato di secondi e faccio coppia con un tal Graziano, il ritmo è sempre più sostenuto, se un k passa a 4.15 il successivo lo facciamo a 4.00! Non sento nessun dolore, le gambe reggono splendidamente, ovviamente fiato e cuore sono al limite, solo un leggero indurimento alle cosce attorno al 18k forse per il freddo e la pioggia, ma senza nessun rallentamento. Al 20k il cronometro segna 1.23.49, ovvero i secondi 10k li ho corsi in 41’39’’ (media 4.10), altro BP sui 10K!!! Ormai è fatta, non solo il BP è in cassaforte, ma addirittura, a meno di dover correre sulle mani, riuscirò a stare sotto l’ora e mezza!!! L’ultimo strappo a pochi metri dall’arrivo mi rovina lo sprint finale ma al traguardo l’orologio segna 1h28’24’’!!!!! Che sogno, sono sincero, scendere sotto 1h30’ era tra i miei obiettivi da runner (insieme alle 3h30 in maratona), ma ci stavo quasi rinunciando. Evidentemente domenica ho imbroccato la giornata di grazia che capita raramente, forse gli allenamenti alla “Albanesi” cominciano a dare i loro frutti. È stata la mia miglior gara di sempre, non solo per il tempo e per i tre BP in una sola gara, ma soprattutto per le splendide sensazioni vissute durante tutta la gara, i chilometri filavano via senza nessuna incertezza, mai avuto un accenno di crisi, solo la salitella finale mi ha un po’ provato. L’unico dispiacere è aver perso il Pani al 9k (vedrai che a Pavia, se fai il doppio nodo, ci arriveremo insieme!).
All’arrivo sono costretto a cambiarmi (mutande comprese) sotto il portico in mezzo ai passanti, giudizio decisamente positivo per il ristoro finale , simpatico anche se un po’ scarsino il piatto tipico party.
Comunque grande giornata per i colori porticina, le mie sensazioni erano corrette, tutti e quattro sotto il personale e con tempi da grandi soddisfazioni!
Ora le gambe sono ovviamente un po’ rigide ma non doloranti, settimana di riposo e poi subito in carreggiata in direzione Pavia!
Le magnifiche sensazioni che ho provato domenica a Cremona me le ricorderò a lungo!
Ciccio
Complimenti Ciccio, quando ti ho visto allungare al 15 km ho proprio esultato, avendo capito che volavi verso l'Impresa!
RispondiEliminaNon ti preoccupare ora sarà tutta una sfida tra me ed Isabella ad imparare ad allacciarsi le stringhe.