Una domenica tra le più belle in assoluto, una giornata di quelle che già mentre le vivi ti rendi conto che le dimenticherai difficilmente. Quattro Personali su quattro non capitano tutti i giorni!
Divertente il viaggio in Porticina Van tra battutte e tentativi semiseri di dare una svolta teorica ai nostri approcci primitivi alle gare. Bello l'approccio al contesto della gara, con lo spirito della gita che solo a pochi minuti dall'inizio cede il posto alla concentrazione. Essere partiti così rilassati ha fatto sicuramente risparmiare tante preziose energie fisiche! E poi la gara, vissuta quasi tutta in uno stato mentale unico, con le gambe che giravano perfettamente e lo stupore di come facilmente tenessi il ritmo così elevato. Che peccato le stringhe mi hanno fatto perdere contatto con Ciccio, ma era solo questione di qualche km. Al quindicesimo infatti ha provato a far capolino una specie di cameriere che voleva staccare la spina. L'ho bruscamente scostato, ho fatto sapere al mio cervello di non rompere i coglioni che di energia nelle gambe ce n'era eccome e ho trapattonianamente amministrato il match a 4.30 sino alla fine.
Ciliegina sulla torta dopo l'arrivo : l'apparizione della famiglia arrivata per una sorpresa! Il massimo!
Non pensavo che avrei potuto andare a toccare il personale sulla mezza, averlo fatto mi ha dato una iniezione di adrenalina formidabile, provvidenziale dopo che la maratona di Bergamo mi aveva fatto paventare la sindrome del cavallo bolso in declino...E ora via col massimo entusiasmo verso l'operazione Doppio Nodo alla Milano Pavia!
L'approccio alla gara perfetto sia da un punto di vista organizzativo che mentale ha giovato anche a me moltissimo
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