Arriviamo al parco delle cave con il solito anticipo che ci contrassegna. Accoglienza un po triste, un gazebo per il ritiro del pettorale, due gazebi come spogliatoi e una tipa che continuava a spaccare i maroni parlando al megafono e dicendo cose a caso. I partecipanti erano circa 400. Tra cui i due amici di Fabio e alcuni esponenti della Gerardiana basket (quelli che hanno fatto la MR).
Pani e Ciccio li vedo molto carichi, il presidente è imperscrutabile però si vede che è determinato. Io ero convinto di potermi migliorare ma avevo paura della comparsa dei miei soliti dolori, piriforme e contrattura alle cosce. C'erano però tutti i presupposti per una bella gara.
8.30 si parte, ci si addentra nelle vie uggiose di una addormentata di Milano, almeno per la prima mezzora, dopodiché si sono svegliati i milanesi e che per prima cosa fanno? Prendono la macchina e vanno chissà dove, strombazzando e lamentandosi come al solito con i vigili che non li fanno passare agli incroci
Parto tranquillo a 5.30 e corro diversi k con gli amici di Fabio e con i Gerardianas mi sento bene e per il momento non accuso nessun dolore! Paolo lo vedo poco più avanti e mi chiedo se sto osando troppo ma non rallento .. si va alla keniana ...
Arrivo in zona darsena e speravo tanto di vedere la partenza della 33, purtroppo sono già partiti da qualche minuto. Dopo poco, a poche centinaia di metri, vedo gli ultimi partiti. E' stata una soddisfazione superarli e sentire “hei ma quello fa la maratona”
Verso il 15k sento le prime avvisaglie dei dolori ma non mollo mi distraggo chiacchierando con quelli della gera. Siamo ormai sul naviglio e penso … ora è proprio tutta bella dritta !!!!
Arrivo alla mezza, fiato tutto ok ma i dolori si acutizzano, cerco di non pensarci e superare quelli della 33 e alcuni della 42 mi da un po di carica.
Mantengo un passo costante e mi concedo qualche passo solo ai ristori. I ragazzi della gera mollano un po, non mi faccio tentare e mantengo il mio passo ma sempre con l'orecchio pronto a percepire i passi del cameriere.
Km 32 le cosce mi fanno un male cane, cerco di cambiare il passo ma cambia poco.
Km 35 l'aspettato cameriere non si è ancora presentato e i ricordi tornano a Milano dove al 34,5 ho dovuto pagare il conto. Continuo a correre, sono stanco e dolorante, ma la crisi profonda non si fa ancora sentire.
Per alcuni K mi segue un tizio della 33 e per non sfigurare ostento un'espressione rilassata e uno sguardo fiero.
Il ritmo rallenta ma la consapevolezza che la finisco correndola tutta e che il BP è in tasca si fa più forte dandomi maggiore carica.
Km40 ristoro, basta banane non ne posso più !!!!!! un sorso di te gelato e via.
Guardo il cronometro 3h 58' non ci posso credere, posso farcela sotto le 4h10'.
Entro in PV e affronto con decisione il selciato nell'indifferenza quasi totale dei passanti.
Ormai è fatta e mi lancio nello sprint finale nell'ultimo tratto in discesa. 4h 09' 11”.
Sono fradicio ma contentissimo. 14 min meno di Milano ed una maratona fatta tutta di corsa!
Dopo una rapida occhiata alla minigonna FT delle miss che consegnano la medaglia cerco gli altri porticina. A fatica trovo Paolo che mi aggiorna sui risultati; grandiosi, ancora una volta tutti sotto il personale.
La grande goduria finale è stato il massaggio che ci siamo concessi …. roba da top runner!!!
Grande Evergreen, anche tu ti sei avvantaggiato sui tapatratti come me, ne sono certo. Ora per un po' basta asfalto, solo fango!!
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