Ecco in carniere la terza Tre Campanili. L’unica corsa che mi ha annichilito (arrivo tremante nelle retrovie – 2008), l’unica in cui sono arrivato al traguardo urlando come la Vezzali alle Olimpiadi (2009).
E’ una gara che amo, con la sola parte iniziale in leggera salita che si fa correre sovrappensiero, prima di affrontare pendii impegnativi in salita e soprattutto in discesa che obbligano alla concentrazione massima su ogni metro, tanto che le due ore e rotti volano. Spero che prima o poi le ore diventino quasi due e soprattutto che qualche altro Porticina si voglia aggregare in futuro.
Quest’anno sono riuscito a prenderla col dovuto rispetto senza lasciarmi prendere dall’effetto “io ho fatto la MR” (anche se il piacere di superare gente indossando la canottiera ufficiale è stato tutto mio). Si è trattato di una edizione particolarmente dura per via del caldo che ha picchiato sin dalla partenza e non ha dato tregua. In più ho accusato in discesa lo scarso allenamento (che male di gambe a 48 ore di distanza!) e la fatica della MR non si era ancora smaltita. Meno male che parte integrante della Tre Campanili è il “Picnic party” che Margrethe organizza generosamente a mille metri al fresco, nel massimo godimento post gara.
Ora è d’obbligo un periodo di congruo riposo. Per impormelo quest’anno ho prenotato la visita medica a settembre, rimanendo scoperto col certificato per luglio e agosto senza quindi cadere nella tentazione di partecipare ai vari “gir di mont” competitivi che pullulano sulle alpi lombarde. Solo tapasciate, che poi la stagione lavorativa 10/11 sarà pregna come non mai!!
E’ una gara che amo, con la sola parte iniziale in leggera salita che si fa correre sovrappensiero, prima di affrontare pendii impegnativi in salita e soprattutto in discesa che obbligano alla concentrazione massima su ogni metro, tanto che le due ore e rotti volano. Spero che prima o poi le ore diventino quasi due e soprattutto che qualche altro Porticina si voglia aggregare in futuro.
Quest’anno sono riuscito a prenderla col dovuto rispetto senza lasciarmi prendere dall’effetto “io ho fatto la MR” (anche se il piacere di superare gente indossando la canottiera ufficiale è stato tutto mio). Si è trattato di una edizione particolarmente dura per via del caldo che ha picchiato sin dalla partenza e non ha dato tregua. In più ho accusato in discesa lo scarso allenamento (che male di gambe a 48 ore di distanza!) e la fatica della MR non si era ancora smaltita. Meno male che parte integrante della Tre Campanili è il “Picnic party” che Margrethe organizza generosamente a mille metri al fresco, nel massimo godimento post gara.
Ora è d’obbligo un periodo di congruo riposo. Per impormelo quest’anno ho prenotato la visita medica a settembre, rimanendo scoperto col certificato per luglio e agosto senza quindi cadere nella tentazione di partecipare ai vari “gir di mont” competitivi che pullulano sulle alpi lombarde. Solo tapasciate, che poi la stagione lavorativa 10/11 sarà pregna come non mai!!
Grande Pani, sei il nostro orgoglio in tutto il Nord d'Italia! Sicuramente è una gara che mi interessa molto, magari l'anno prossimo se mi organizzo per tempo cercherò di essere al tuo fianco, come al solito...
RispondiEliminaSempre ottimo il nostro Pani !
RispondiEliminaLa gara è interessante peccato che capiti così vicino alla MR !
Per prepararsi alla MR del 2011 invece un paio di settimane prima suggerirei la valmalenco-valposchiavo
http://www.international-skyrace.org/
Questa estate in tutta tranquillità (più o meno) provo il percorso poi vi dico
Buone corse estive uomini