Si aggirano elementi veloci e brutali nel Parco d'estate...
mercoledì 28 luglio 2010
martedì 6 luglio 2010
Triplete
Ecco in carniere la terza Tre Campanili. L’unica corsa che mi ha annichilito (arrivo tremante nelle retrovie – 2008), l’unica in cui sono arrivato al traguardo urlando come la Vezzali alle Olimpiadi (2009).
E’ una gara che amo, con la sola parte iniziale in leggera salita che si fa correre sovrappensiero, prima di affrontare pendii impegnativi in salita e soprattutto in discesa che obbligano alla concentrazione massima su ogni metro, tanto che le due ore e rotti volano. Spero che prima o poi le ore diventino quasi due e soprattutto che qualche altro Porticina si voglia aggregare in futuro.
Quest’anno sono riuscito a prenderla col dovuto rispetto senza lasciarmi prendere dall’effetto “io ho fatto la MR” (anche se il piacere di superare gente indossando la canottiera ufficiale è stato tutto mio). Si è trattato di una edizione particolarmente dura per via del caldo che ha picchiato sin dalla partenza e non ha dato tregua. In più ho accusato in discesa lo scarso allenamento (che male di gambe a 48 ore di distanza!) e la fatica della MR non si era ancora smaltita. Meno male che parte integrante della Tre Campanili è il “Picnic party” che Margrethe organizza generosamente a mille metri al fresco, nel massimo godimento post gara.
Ora è d’obbligo un periodo di congruo riposo. Per impormelo quest’anno ho prenotato la visita medica a settembre, rimanendo scoperto col certificato per luglio e agosto senza quindi cadere nella tentazione di partecipare ai vari “gir di mont” competitivi che pullulano sulle alpi lombarde. Solo tapasciate, che poi la stagione lavorativa 10/11 sarà pregna come non mai!!
E’ una gara che amo, con la sola parte iniziale in leggera salita che si fa correre sovrappensiero, prima di affrontare pendii impegnativi in salita e soprattutto in discesa che obbligano alla concentrazione massima su ogni metro, tanto che le due ore e rotti volano. Spero che prima o poi le ore diventino quasi due e soprattutto che qualche altro Porticina si voglia aggregare in futuro.
Quest’anno sono riuscito a prenderla col dovuto rispetto senza lasciarmi prendere dall’effetto “io ho fatto la MR” (anche se il piacere di superare gente indossando la canottiera ufficiale è stato tutto mio). Si è trattato di una edizione particolarmente dura per via del caldo che ha picchiato sin dalla partenza e non ha dato tregua. In più ho accusato in discesa lo scarso allenamento (che male di gambe a 48 ore di distanza!) e la fatica della MR non si era ancora smaltita. Meno male che parte integrante della Tre Campanili è il “Picnic party” che Margrethe organizza generosamente a mille metri al fresco, nel massimo godimento post gara.
Ora è d’obbligo un periodo di congruo riposo. Per impormelo quest’anno ho prenotato la visita medica a settembre, rimanendo scoperto col certificato per luglio e agosto senza quindi cadere nella tentazione di partecipare ai vari “gir di mont” competitivi che pullulano sulle alpi lombarde. Solo tapasciate, che poi la stagione lavorativa 10/11 sarà pregna come non mai!!
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