E’ bello tornare con la memoria ad una settimana fa.
Tutto è iniziato quasi sei mesi fa, quando ci siamo trovati una sera e guardandoci nelle palle degli occhi per darci vicendevolmente fiducia ci siamo detti “Quest’anno facciamo la
Monza Resegone !”
E allora ci siamo preparati tutti e sei insieme a questa Sfida. Noi 171 e i nostri Amici 164.
Per lungo tempo abbiamo comunicato con questi numeri, ben sapendo che dietro a quei numeri si celavano le emozioni di tutti noi.
Che belli i lunghi domenicali nel Parco, le uscite notturne quando ormai le persone “normali” dormivano, con qualsiasi tempo sulle strade per Villasanta (ricordate che acquazzone quella sera in via Lecco !), i sopralluoghi ad Erve, l’allenamento al Cornizzolo…eh sì la Monza Resegone passa attraverso tutto questo.
E poi la settimana precedente la gara…per me è stata un inferno !
La domenica precedente la Gara, nell’ultimo allenamento, mi salta fuori una contrattura all’inguine. Non dico niente a nessuno.
Sento che non migliora, allora prendo qualche antinfiammatorio, roba normale…ma non per il mio stomaco che giovedì si ribella…sono “in sciolta” (addirittura sto a casa dal lavoro).
Venerdì sono spossato, poi sabato mi sveglio benissimo, capisco che è il giorno giusto !
Allora via con gli ultimi preparativi e poi ritrovo alle 19 all’Arengario con gli altri.
L’attesa della partenza si divide in due parti…una prima attesa coccolati a casa di Lara belli tranquilli e una seconda attesa nei pressi dell’Arengario quando le prime squadre iniziano a partire.
Questa oretta passata con “chi ci vuole bene” è un’altra chicca della nostra MR. C’era un clima perfetto che ci ha rassicurato e incitato.
Poi si va sotto l’Arengario, si salgono tre scalini, su quel palchetto ti senti in cima al mondo, onnipotente. Guardare in fondo alla via Vittorio Emanuele è guardare verso l’infinito, verso l’ignoto.
Non ricordo cosa ha detto lo speaker, ho solo sentito 5-4-3-2-1 via !
Volevo stare in centro alla partenza per sentirmi ancora più vicino ai miei due compagni di ventura.
Dopo l’ubriacante passaggio della Torcida Amarillo al Ponte dei Leoni finalmente mi tranquillizzo…ora si tratta di fare semplicemente quello che mi piace fare
CORRERE !
Ci prendono ancor prima di Villasanta alcune terne…ma noi ci diciamo di stare tranquilli.
A Villasanta c’è ancora tanta gente…che bello !
Intorno al 10 k capisco che sto bene, mi sembra di aver appena iniziato a correre, se gestisco bene le forze ce la si fa.
La pioggerellina che cadeva già dalla partenza ora si fa più insistente…è meglio mettersi la pettorina per ripararsi un po’.
La temuta salita di Merate si rivela un bluff. Sarà stata la perfetta andatura imposta da Ale, sarà che siamo in forma, ce la mangiamo quasi senza fatica.
Accuso di più invece la discesa di Calco…le gambe iniziano a sentire i km.
Ora ci attende il lungo rettilineo con qualche salita fino a Calolziocorte. Gestiamo bene, ci chiediamo come stiamo…è fantastico correre sempre vicini nel buio della notte con i fari della moto che ci illuminano da dietro.
Ecco che si attraversa il ponte sull’Adda…qui inizio ad essere davvero un po’ stanco ma so che al Municipio di Calolzio ci fermeremo un attimo a cambiarci e a prendere le frontali quindi…stringo i denti.
Ripartiamo più asciutti per la salita ad Erve. Camminiamo veloci… di più non riesco.
Abbiamo sempre lo spettro del cancello orario di Erve…più che altro perché nel buio i riferimenti si annullano e non capisco quanto manca.
Le luci di Erve, l’ultimo curvone…è fatta !
Salutiamo i nostri angeli custodi Max&Lara…anche loro hanno fatto la MR !
Dopo il cancello orario il cinque di Lorenzo e poi via verso la notte.
Mi sento meglio di prima…sarà che ormai mi sento in un ambiente amico, la Montagna !
Capiamo che ormai nonostante la pioggia in alto e il fango in basso, la nostra impresa non ci può più sfuggire.
Non ci fermiamo mai…ecco il bivio del Prà di Ratt. Lo affrontiamo a muso duro, saliamo senza soste veramente determinati.
Un grido…è Ale là davanti che dice che ormai siamo al Forcellino.
Ci ristoriamo un attimo e via verso la Capanna…non è bello incontrare quelli che già scendono. Si dovrebbe vietare il rientro dal percorso di gara e obbligare a rientrare per il sentiero San Carlo.
Faccio segno a Dani di passare quasi per dare un senso gerarchico alle forze del gruppo. Lui rimane dietro quasi a ricordarmi che la MR viene corsa non da tre atleti che fanno una squadra ma da una squadra composta da tre compagni.
Arriviamo mano nella mano come ho sempre sognato.
Mi viene quasi da piangere…ma stupidamente mi trattengo.
Ecco
Pani, Ciccio e Fabio…anche gli altri Porticina sono andati alla grande…ma di questo non avevo dubbi.
Ci cambiamo, entriamo in Capanna e dopo un po’ troviamo anche un posto per sederci.
Fuori continua a piovere ma comincia a fare chiaro.
E allora via che si scende, scivolando nel fango.
Il fascino della MR continua…mi godo il respiro del bosco che alle cinque di mattina sotto la pioggia ti fa sentire un tutt’uno con la natura e mi gusto il caffè dal profumo speciale offerto dagli alpini alla fonte San Carlo.
Ore 7.00 di domenica mattina siamo alla macchina. Fine.
Ed ora i
ringraziamenti…a partire dai miei due compagni.
Grazie a
Dani…per essere stato un compagno Ideale prima, durante e dopo. Sento davvero di aver condiviso con lui tutte le mie paure e le mie emozioni.
Grazie ad
Ale… per l’umiltà con cui spesso è stato davanti. Non tanto per dimostrare di essere il più forte quanto piuttosto per spronare e tenere sulla corda i compagni. Non l’ho mai visto così in forma e non poteva scegliere giorno migliore per farlo.
Grazie alla mia mamma e al mio papà che mi hanno fatto “così forte”
Grazie a Massimo… con la sua moto ci ha protetto dove serviva e con tempismo perfetto ci ha incitato.
Grazie a Lara…per averci ospitato a casa sua nel pre-gara. Ci ha dato tanta serenità.
Grazie ad Adele...quando indirettamente le proposi di accompagnarci sapevo che era la persona giusta. Grazie a lei e ai suoi aiutanti, i Porticina avevano la macchina di supporto più bella di tutti. Grazie a Walter…per aver gestito con estrema perizia i rifornimenti
Grazie a Francesco…il suo entusiasmo giovanile è stato la ciliegina sulla torta.
Grazie ancora ad Adele e Lara…per la loro presenza femminile.
Grazie a Valeria…per lo splendido logo della MR e per tutti quegli adesivini con cui ha etichettato i numerosi supporter.
Grazie alla Torcida Amarillo…ora ogni volta che passerò dal Ponte dei Leoni avrà tutto un altro sapore.
Grazie a Filippo e Mattia…per essere venuti a vedere lo zio.
Grazie a Michele e Carlo…incontrati nel buio verso Erve, nel mio momento più difficile. Sappi Michele che quei metri che hai percorso al mio fianco mi hanno dato tanta fiducia.
Grazie a Vale e Sacco per il bandierone sulla moto degli accompagnatori.
Grazie a chi ha fatto lo striscione “I love Porticina”…chi è l’autore ?
Grazie a Teo…sapere di avere un cugino che ti aspetta in Capanna e che per di più controlla tutti i passaggi ti da sicurezza.
Grazie allo zio Luigi…che ha aspettato ore in strada per vedere i 10 secondi del nostro passaggio.
Grazie a quel bimbo di Usmate che continuava a ripetere orgoglioso le mie parole “Mamma, mi ha detto ciao Campione”
Ma Grazie soprattutto alla mia famiglia, alle mie “donne”
Lella, Alice ed Elisa…ai sacrifici che hanno fatto in questi ultimi mesi e per quel
dolcissimo rientro a casa alle 8.00 di domenica mattina…questo è stato per me il miglior premio della MR che – scusate - non vi racconterò ma che custodirò gelosamente nel mio cuore.
Il countdown alla prossima MR è già iniziato !
Siete tutti pronti ?